7 | GIUFÀ – Per grandi e piccoli

Domenica 10 Ottobre
Inizio: Buti, Località Il Sorbo  h 14:00
Fine: Buti, Località Il Sorbo  h 15:00

Per grandi e piccoli

Giufà (ovvero le folli avventure di un ragazzo che non voleva crescere)
un progetto di Mariano Nieddu, Fabio Pagano, Luigi Petrolini con Fabio Pagano, Luigi Petrolini; musiche ed effetti sonori Riccardo Neri; regia Mariano Nieddu.

Sinossi: Giufà viene incaricato dalla madre di vendere al mercato una tela preziosa fatta a mano. Lontano da casa si imbatte nei personaggi che segneranno la sua avventura: animali che predicono il futuro, donne ammalianti, marinai arrivati da molto lontano. Con stoltezza e ingegno il nostro eroe affronta un viaggio burrascoso attraverso terre lontane. Infine riesce a beffare la morte fingendosi morto egli stesso. Il suo peregrinare si conclude finalmente a pochi passi da casa, là dove il lungo viaggio era cominciato.

“Secondo alcuni Giufà non è mai morto, è riuscito a scappare alla morte talmente tante volte che ancora sta scappando e ancora gira per il mondo”

Giufà, Giucca, Jugale, Giuccamatta, Ciuccianespole… è un personaggio che arriva da molto lontano, ma nessuno sa bene da dove. Viene identificato come l’eroe sciocco di una serie di racconti popolari diffusi in tutto il bacino del mediterraneo. E’ ingenuo, ma anche furbo. E’ un sognatore sempre alla ricerca di nuove avventure. Ha un’enorme capacità di adattarsi alla situazione del momento, una specie di lupo omega, capace di disinnescare le tensioni e di appianare i conflitti, invitando i contendenti al gioco, insomma un pacificatore nato. Giufà essendosi ben radicato in molte delle tradizioni popolari mediterranee, può essere considerato un ponte di unione tra diverse civiltà. E’ un viaggiatore, un figlio di diversi popoli, una maschera multietnica che arriva dal mare. Il nostro racconto si riallaccia alla tradizione popolare, dove i personaggi, attraverso un lungo viaggio, non privo di ostacoli e imprevisti da superare con abilità e spirito di abnegazione, cercano di dare un senso alla loro esistenza.

Lo spettacolo tratta fondamentalmente due temi che si muovono in parallelo; uno riguarda il percorso di crescita, raccontato attraverso l’allegoria scanzonata di chi affronta una fase fondamentale dello sviluppo, quella fase di passaggio tanto delicata quanto vitale, in cui ci si relaziona col mondo adulto, avvertendone, inevitabilmente le aspettative, le regole sociali, i giudizi e i pregiudizi, la mancanza di ascolto e di sensibilità. L’altro tema è quello del viaggio, inteso non solo come percorso di attraversamento fisico, ma anche come cammino interiore.

 

 

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